Come in una tragedia greca, lo strappo si è consumato nel momento più alto: a impallinare il candidato di Bersani alla presidenza della Repubblica non sono stati solo i renziani, ma anche i suoi, quelli più bersaniani di lui, gente come i parlamentari ravennati Sefi Idem (ve la ricordate che fu scelta da Bersani addirittura come testimonial all’ultimo Porta a porta pre-elettorale?) e Alberto Pagani. Anche loro, come quasi tutti gli altri deputati eletti in Emilia-Romagna. Ma dalla prospettiva di via della Lirica, la trama è ancora più avvincente. Perché nel famoso “tortellino magico” di Bersani ci sono due ravennati, il governatore Vasco Errani e il consigliere Miro Fiammenghi. Dunque lo strappo qui è stato davvero come un doloroso taglio del cordone ombelicale. Hanno fatto una roba che segna la fine di un’epoca. Gli ex Ds che fanno i franchi tiratori, senza avere troppo il coraggio nemmeno di dirlo apertamente mentre “tramavano” nella notte e si limitavano a un’astensione in assemblea, mentre l’ex Dc (Collina) lo dichiara subito e apertamente. Passeranno alla storia come eroi o traditori? Intanto, come in ogni tragedia che si rispetti, si attende un deus ex machina a sbrogliare la matassa. A questo punto più intricata che mai.
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