Avete presente quell’idea, che molti collegano al racconto di Ray Bradbury, per cui si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo? È il cosiddetto effetto farfalla. Un esempio potremmo averlo anche a Ravenna. Tra i 224 ettari che Autorità portuale intende espropriare per sistemare i fanghi del Progettone ci sono i 56 della Cmc a Porto Fuori dove la coop aveva già programmato di trasferire il bitumificio che oggi è attivo in darsena di città, sotto le finestre dei condomini. Ed è già pronto un progetto della stessa Cmc per trasformare in residenziale-commerciale il comparto compreso tra via Trieste e la sponda sud in testa al Candiano una volta liberato dall’attività industriale. E ora? E poi c’è il cortocircuito tra comitati del no: a Porto Fuori erano disperati per l’arrivo del bitumificio, poi non volevano nemmeno i fanghi e ora pare che questi dovranno prenderseli. In darsena di città volevano liberarsi del bitumificio e Porto Fuori sembrava abbastanza dall’altra parte del mondo per stare tranquilli. E invece…
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