Poi non dite che i politici pensano solo al consenso elettorale. Guardate questa cosa che è successa con gli sconti per gli universitari al Cinemacity, che ci sono volute la protesta e il boicottaggio di centinaia di ragazzi e poi la mediazione del presidente della commissione cultura e del vicesindaco con delega all’università per convincere la nuova gestione dell’unico cinema in città a ripristinare una cosa rivoluzionaria e innovativa come le riduzioni del biglietto per gli universitari. Certo, possiamo dirlo? Cinemacity un piccolo sforzo in più poteva anche farlo. Lo sconto è riservato agli iscritti a Ravenna. Si poteva almeno almeno estendere a tutto il polo romagnolo, se non a tutta l’Alma Mater se non a tutte le università d’Italia? Di certo, dicevamo, non si potrà accusare i nostril politici di aver pensato solo al consenso perché con questo accordo hanno garantito lo sconto ai fuori sede iscritti qui e non agli studenti ravennati che magari fanno i pendolari per studiare a Bologna o Cesena e che il biglietto se lo pagheranno intero. O che sia un’esca per aumentare il numero di matricole delle facoltà ravennati? Della laurea poi magari non saprai che fartene, ma intanto al cinema risparmi…
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