Cosa facciamo? glielo diciamo noi ai milanesi, a Pisapia e soprattutto alla curia milanese? Noi che ci siamo già passati? State tranquilli: il registro delle unioni civili non provocherà turbamenti sostanziali nella composizione sociale e familiare della città. Anzi, non provocherà probabilmente nulla. Non si diffonderà la poligamia come teme la chiesa, anche se è vero che si può essere sposati con una persona e costituire un’unione civile con un’altra, ma questa semmai è la prova provata che l’unione non ha alcun valore effettivo. Il punto è che se a Milano va come a Ravenna, fatte le dovute proporzioni, alla fine del mandato di Pisapia si saranno iscritte poche decine di coppie, omo o etero non importa. Questo significa che non ha senso fare il registro? No, assolutamente no. In questo paese retrogrado ogni gesto simbolico che va verso l’estensione dei diritti è da apprezzare. E poi, soprattutto, non vorrete risparmiare al Pd i tormenti che questi temi ogni volta provocano tra le sue fila?
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