Il sistema elettorale questa volta è oggettivamente un casino. Quindi, come capire chi può farcela o no? Se vi interessa la sinistra e siete di Ravenna è abbastanza semplice: ce la possono fare gli uomini. Là dove è candidata una donna, con rare eccezioni, non ci sono speranze oggettive. Lasciando stare Potere al Popolo (la sinistra estrema che lotta per arrivare al 3 percento), da queste parti nulla è scontato per i seggi uninominali, ma diciamo che rispetto a Liberi e Uguali il Pd è favorito. E infatti, guardate bene, Leu candida una donna alla Camera e una al Senato  e il Pd due uomini uomini. Facile no? Il Pd poi riesce a fare anche peggio, perché mette uomini anche come capolista sia al Senato che alla Camera, almeno Leu qui ha Cecilia Guerra e l’uscente Giovanni Paglia l’hanno messo addirittura secondo (ma altrove in regione i due nomi sono invertiti, in una sorta di ticket). Guerra o non Guerra, di donne ravennati di sinistra o centrosinistra a Roma sarà difficile che ne arrivino.  E l’unica vera “quota rosa” da qui per la composizione del Parlamento potrebbe essere Samantha Gardin, Lega Nord. Sempre per quella famosa questione che tra le parole e i fatti…