Tutta Italia l’ha massacrato tra sfottò e barzellette ma a qualche ravennate tocca ringraziarlo: non fosse stata per quella che pare – lo verificherà la magistratura – una manovra azzardata del comandante Francesco Schettino non ci sarebbe stato nessun naufragio all’isola del Giglio e non ci sarebbe stato nessun appalto per il recupero affidato alla ravennate Micoperi (in società con gli yankee di Titan). Già vi sentiamo: non è mica colpa di Micoperi se quello ha fatto l’inchino, Micoperi fa solo il suo lavoro. Certo. Però noi allora vogliamo sperare che sia vera la famosa storia del letame e dei fiori: l’appalto da 300 milioni di dollari vinto da Micoperi-Titan magari sarà la linfa giusta perché l’armatore di Ravenna vada fino in fondo con quel progetto del super albergo da sette stelle in città di cui si parla da mesi? Oppure qualcos’altro: in città non ci mancano le cose da fare con 300 milioni di dollari. Oh, trecento milioni di dollari, ma li avete presente?
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