I Fuck Buttons presentano Tarot Sport, una nuova esperienza, in tutti i sensi

Si continua ad andare a Bologna per trovare live di un certo interesse - certo a Ravenna questa settimana ci sono gli immensi Magnolia Electric Co., ma di Jason Molina e soci si è già ampiamente trattato qualche mese fa - e nella fattispecie al Locomotiv, dove domenica 18 ottobre (San Moldenke, tra l’altro) arrivano gli inglesi Fuck Buttons.

Il duo formato da Andrew Hung e Benjamin John Power presenta l’ultimo lavoro, Tarot Sport, in uscita su Atp recordings/Goodfellas, dopo che il loro album d’esordio (prima c’era stato un 7″ del 2007, Bright Tomorrow/Little Bloody Shoulder), Street horrrsing, risultò essere (per me, ma anche per molti molto più attrezzati di me) il più bello in assoluto del 2008. Street horrrsing era un insieme di strati e sovraincisioni elettroniche rumoriste. Un disco fisico e crudo, 50 minuti impegnativi, sei lunghi pezzi in costante disequilibrio tra strutture spigolose e la morbidezza di alcuni frammenti di melodia disseminati tra le pieghe di una logica pop completamente ribaltata. Grida, voci snaturate e sature di effetti, nessuna chitarra, drone ossessivi e maltrattati. Un maelstrom di elettronica impazzita nel fondo del quale una pura, cristallina bellezza ti guardava dritto negli occhi. Insomma, meraviglioso. L’ansia per una nuova uscita era dunque tanta, ma anche a ‘sto giro il risultato è eccellente. I Fuck Buttons hanno registrato Tarot Sport ai Rotters Golf Club Studios di Londra, nuovo quartiere generale per una delle figure di punta della dance più trasversale britannica, quell’Andrew Weatherall che prima con Sabres Of Paradise e poi con Two Lone Swordsmen ha ridefinito il centro nevralgico dell’elettronica inglese. È in pratica una collaborazione che si rinnova, anche se estesa al formato Lp, visto che già Weatherall aveva remixato la loro Sweet Love for Planet Earth, anticipando in buona misura l’imminente cambio di direzione percepibile in questo nuovo album. In pratica il produttore, che ha spesso associato il suo nome a capisaldi del rock made in England - si pensi al miracolo compiuto con Screamadelica dei Primal Scream, un disco che avrebbe posto gli standard per tanta musica a venire - non fa altro che ampliare l’estetica sperimentale dei Fuck Buttons, facente perno ora su un solerte approccio psichedelico, che rimuove la patina severa di deriva post industriale del recente passato. Se i Fuck Buttons di Street horrrsing dovevano qualcosa ai Boredoms della svolta spacey come agli stessi Black Dice, ora il duo può sciorinare una posizione di assoluto rilievo nell’ambito della più tribale e ricercata musica generata da congegni elettronici. Che nel loro caso prevede un armamentario prettamente analogico, con macchine d’antan e singolari interventi percussivi. Nel disco troviamo sette tracce che rivelano una nuova complessità, laddove però il groove non è mai accantonato, rimanendo parte integrante nello sviluppo dei brani. Tarot Sport è una nuova esperienza, in tutti i sensi. E indicativo è il pensiero dello stesso Power in merito al nuovo Lp: «Penso che il sound sia più denso rispetto ai precedenti lavori… i nostri cervelli sono andati letteralmente in panne». PS: l’uso di tappi auricolari potrebbe rivelarsi un’idea saggia.

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