«Ogni parrocchia, ogni comunità religiosa, ogni monastero, ogni santuario d’Europa ospiti una famiglia, incominciando dalla mia diocesi di Roma». Lo ha detto, passando poi dalle parole ai fatti, nientemeno che Papa Francesco. E così le polemiche di questi ultimi giorni a Ravenna, dove i quotidiani hanno parlato dell’arrivo (non ancora confermato ufficialmente da fonti istituzionali) di 330 profughi, svaniscono sul nascere. Addirittura l’opposizione ha chiesto le dimissioni dell’assessore all’Immigrazione Martina Monti, che in consiglio comunale si era detta praticamente ignara di questo nuovo arrivo. Tranquilli, ora le parrocchie non potranno certo fare orecchie da mercante: non lo ha detto un prete comunista di un piccolo paese, lo ha detto il Papa. Ogni parrocchia ospiti una famiglia di profughi. Facendo un calcolo veloce, ci risulta che le parrocchie in provincia di Ravenna siano quasi duecento. Diciamo che basterebbero due-tre persone a parrocchia e l’emergenza, se così si può chiamare, a Ravenna è già finita. E ovviamente a costo zero, che il Papa non crediamo abbia considerato i 35 euro a immigrato che normalmente lo stato concede alle strutture che ospitano i profughi…
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