lunedì
16 Giugno 2025
Rubrica Il Bombolone

Il cosiddetto ponte mobile

Condividi

Lo abbiamo aspettato a lungo, con il consueto ritardo a cui in Italia siamo abituati per le grandi, medie, piccole e minuscole opere (in questo caso due anni tondi). Poi, finalmente, eccolo lì. Sì, era costato un po’ più del previsto, ma c’era, era gratis e permetteva finalmente un collegamento tra due parti della città fino ad allora divise dal Candiano. Parliamo del cosiddetto ponte mobile, ovviamente. Applausi generali all’inaugurazione. In effetti, è bello. Rispetto a quella chiatta con tanto di gabella di prima, ora quando lo si attraversa sembra di essere su una vera strada. E in effetti, si è scoperto di recente ciò che in tanti sussurravano da tempo, è proprio una strada. Immobile come una colata di asfalto, appunto. Cioè il ponte mobile non si muove, insomma. O se lo fa, lo fa con una lentezza esasperante. E quindi, tanto vale tenerlo chiuso. Ecco, magari vale la pena tenerlo a mente quando si fantastica di una Darsena navigabile, di navette sull’acqua che in futuro potranno portare frotte di turisti dal centro città al mare. Ecco, no. Al massimo potranno portarli dal ponte mobile al mare. Prima però potranno passeggiare lungo il canale e godere degli arredi urbani che aspettiamo e siamo certi arriveranno, visto che tra pochi mesi scadono i consueti due anni di ritardo rispetto ai tempi annunciati.

Condividi
Contenuti promozionali

DENTRO IL MERCATO IMMOBILIARE

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

La casa di Anne

Il progetto di un'abitazione del centro di Ravenna a cura dello studio di Giovanni Mecozzi

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi