(Tra il serio e il faceto, riflessioni, più o meno indigeste, sui fatti del momento)
Due birre in bottiglia. Di quelle da 33 cl, tra i marchi più commerciali, che al supermercato trovi in vendita a meno di 1 euro a bottiglia. In un bar senza pretese, fuori dal centro di Ravenna, seduti a tavolino con due patatine e due salatini (saranno stati quelli a far alzare il prezzo?), le abbiamo pagate 12 euro. Ma stesso discorso potrebbe valere per i calici con due dita di un vino da 8 euro a bottiglia, venduti a 7 euro l’uno. Eccetera eccetera.
Il primo pensiero che ci è venuto in mente, non è riportabile qui, che altrimenti interverrebbe la diocesi con un comunicato scritto. Il secondo, però, è stato un tuffo nella recente campagna elettorale, fino alle parole del candidato del centrosinistra Barattoni, che ora è diventato sindaco: «Per far fronte a un costo della vita che si conferma tra i più alti in Italia, tra i primi interventi che metteremo in campo ci sarà l’istituzione di un osservatorio comunale per i prezzi al consumo», citiamo testualmente.
Aspettiamo, sperando che possa servire a qualcosa. E sì, lo sappiamo, che il problema non è certo quello delle birre. Però rende bene l’idea…