Mentre la politica affonda c’è chi si preoccupa a salvare l’eccellenza del Paese. Da qualche giorno si parla solo del decaduto B. mentre le statistiche segnalano inesorabilmente la decadenza italiana, non ultimi i dati devastanti della disoccupazione, soprattutto giovanile. Nel suo piccolo Ravenna ospita un convegno nazionale sul rischio che corrono gli Istituti d’arte agli effetti della riforma scolastica della Gelmini (ministra di B.). Stiamo parlando della prevista scomparsa delle attività didattiche e laboratoriali dell’artigianato artistico, quel “saper fare con le mani” che declinato al futuro significa formare artisti e artigiani che rappresentano lo straodrdinario valore aggiunto del Made in Italy. Dopo aver umiliato la ricerca scientifica, ora si tarpano le ali anche al potenziale di creatività che genera prestigio ed esportazione di idee e opere d’ingegno nel mondo. Una tradizione di lavoro e ricchezza. Noi firmiamo idealmente la petizione per scongiurare questa sciagura. Chissenefrega di B! Investiamo sulle nuove generazioni di bravi artigiani e nuovi creativi, forse potremo risalire la china…
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