Neanche quel gran rompiscatole (detto con tutto il rispetto) di Ancisi ce l’ha fatta a criticare la scelta nel merito. E allora non possiamo fare altro che prenderne atto. Prendere atto che la città candidata a capitale europea della cultura, quella che per questo dovrebbe fare scelte coraggiose e innovative, quella in cui, per dirla con le parole del sindaco, è giunto il momento di «promuovere i nuovi talenti», non sia stata in grado di trovare un sostituto a un direttore di 67 anni del suo più importante museo. Claudio Spadoni, infatti, in questi giorni va in pensione per sopraggiunti limiti di età ma continuerà di fatto a fare il direttore del Mar grazie a un incarico da consulente che il Comune ha deciso di affidargli piuttosto che cercare un vero sostituto. Troppo bravo, Spadoni, dicono tutti. Insomma, a Ravenna, anzi no, in tutta Italia, non esiste uomo di cultura, esperto d’arte, diciamo tra i 30 (non sotto, che altrimenti il sindaco potrebbe esagerare…) e i 50 anni, in grado di fare il direttore del Mar. Come dite, fare un concorso? Ma starete scherzando!
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