Cari grillini, non arrabbiatevi. Sul serio. Se vi chiediamo conto (vedi intervista) dei vostri colleghi che in questi ultimi anni sono stati eletti dai cittadini e poi sistematicamente espulsi o entrati in rotta di collisione con il Movimento non è perché vi vogliamo male come forse pensate di ogni giornalista. È che non è una questione irrilevante, capite? Perché delle due l’una: o i vostri regolamenti interni hanno un problema rispetto alla gestione della cosa pubblica una volta che dentro le istituzioni ci si arriva davvero, oppure avete un problema nel scegliere i vostri candidati, tutti molto bravi a convincere gli elettori prima di rivelarsi infidi traditori che hanno sbagliato e vanno puniti (dai consiglieri regionali uscenti ai sindaci della regione). Un dubbio, ce lo concederete, è più che legittimo.
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