domenica
15 Giugno 2025
Rubrica Il Bombolone

Il gioco del telefono

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Avete presente il gioco del telefono che fanno i bambini? Tutti in fila, il primo sussurra una frase nell’orecchio del compagnuccio accanto e via via fino alla fine della fila dove l’ultimo parla ad alta voce e la frase non è mai quella iniziale. Questa volta a fare il gioco erano solo in tre e non erano bimbi ma l’effetto è stato lo stesso: quando l’ultimo della fila, Alvaro Ancisi, ha parlato ad alta voce (facendo un comunicato stampa per annunciare un’interrogazione al sindaco) è arrivata la tiratina di orecchie del comandante provinciale dei carabinieri. C’è il rischio, ipotizzava Ancisi, che ci sia un rapinatore seriale in via Chiavica Romea che assalta le auto ferme all’incrocio, me lo ha detto Paolo Randi della lista Pensionati che glielo ha detto una signora che è stata vittima di un caso e dai carabinieri ha saputo che ci sono state dieci denunce identiche riferite allo stesso luogo della città. «Notizia destituita di ogni fondamento», replica il giorno dopo l’Arma. Non è stata una rapina ma un furto con destrezza, non sono stati dieci nello stesso posto ma cinque in tutta la città e da inizio agosto a oggi. Per tentare di aggiustare il telefono Ancisi si è poi esibito in un raffinato equilibrismo calibrato addirittura con due comunicati nel giro di poche ore: riuscire a tirare fuori le sue zampette senza smentire, ci mancherebbe pure, i militari. Con un «dubitativamente» qua e un «punto interrogativo» là ci è quasi riuscito. Quasi.

Se non credete, leggete qui.

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