Ormai, la sensazione è che molti abbiano addirittura rinunciato al famoso “merito”, quando si parla di referendum. Domenica 4 dicembre si va a votare in un clima di muro a muro che ha poco di costruttrivo e, soprattutto, difficilmente può servire a fare una scelta ponderata a chi è ancora indecio. Ed è per questo che ci permettiamo, a chi fosse interessato, la lettura di due documenti. Uno per il sì, un manifesto, e uno per il no, una lettera aperta. Sono stati entrambi prodotti a Ravenna da comitati e persone impegnate in prima linea che, narra la leggenda, in questi mesi hanno addirittura fatto incontri e confronti senza rinunciare a toni civili e argomenti solidi. Leggere per credere. Si tratta di documenti sottoscritti principalmente da membri della cosiddetta “società civile”. Molto civile, verrebbe da aggiungere.
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