Allora sabato ha aperto anche a Ravenna la “Bottega dei servizi”, una bella idea, che cerca di mettere a frutto esperienze importanti come quelle delle cooperative sociali, e non, offrendo un servizio flessibile e personalizzabile per le esigenze delle famiglie. Che in Italia è come dire delle donne. Perché si sa che il lavoro di cura è ancora in gran parte scaricato su di loro. E così, se c’è qualcuno che rinuncia a lavoro o carriera per prendersi cura di piccoli e anziani, di rado è l’uomo di casa. Bene. Anzi, benissimo. A questo servizio che potrebbe essere una risorsa anche per le piccole aziende che vorrebbero investire in quella cosa chiamata “welfare dei lavoratori” (o meglio, delle lavoratrici), ecco, noi vogliamo dire in bocca al lupo soprattutto perché dovrà sfidare, prima di tutto, un nemico subdolo e pericolosissimo: il lavoro nero. E non ci pare di aver sentito ancora troppi leader in corsa alle elezioni proporre, per esempio, la deduzione delle spese per il lavoro domestico o la cura dei bambini dalla dichiarazione dei redditi. Perché in effetti, così, in generale, sembrano tutti più impegnati a definirla, la famiglia, che ad aiutarla…
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