Un po’ alla volta stanno venendo fuori effetti collaterali probabilmente non calcolati dei tagli agli enti locali. Prendete il caso dell’Oriani, la pregiatissima biblioteca di storia contemporanea (amata però anche da chi storico non è come luogo prediletto di studio), il cui direttore lancia un allarme senza precedenti. Solo il Comune è riuscito a mantenere i fondi, ma sono bastate le ultime riduzioni dalle fondazioni (come noto alle prese con una nuova tassazione quest’anno), essendo da un po’ azzerato il contributo della vituperata Provincia, per mettere a rischio il funzionamento stesso della biblioteca. E così, visto che il Comune avrebbe finalmente previsto per il 2016-2017 i fondi per gli interventi strutturali di cui l’edificio ha da tempo bisogno, ci si potrebbe trovare con la biblioteca finalmente rimessa a nuovo, ma costretta a ridurre gli orari di apertura (oltreché gli acquisti di libri). Bel paradosso, no?
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