Non vogliamo entrare nel merito di questo nuovo progetto per il recupero (o chiamatelo come vi pare) del cosiddetto sigarone. Non vogliamo dire se è bello o brutto, ecco. Vogliamo solo capire cosa potrebbe succedere se anche questo progetto venisse accantonato, come auspicano i grillini che chiedono di restaurare il sigarone in toto e non di lasciare solo lo scheletro, come si vede nel rendering divulgato ieri. Ma ci chiediamo: se il nuovo progetto fosse condividiso, come pare, dalla Soprintendenza, e finanziato dai proprietari, privati, cosa proporrebbero i grillini come alternativa per impedirne la realizzazione? Facciamo finta per un giorno di essere a Parma: imporrebbero una tutela al sigarone prendendosi la responsabilità di lasciarlo abbandonato a se stesso e al suo degrado? Perché è evidente che di privati in grado di sobbarcarsi un complicatissimo lavoro di restauro (e soprattutto bonifica) e intenzionati a farci un museo, tanto per dirne una, in giro non ce ne sono tanti. O forse stanno tutti a Parma. E, certo, non che per questo debba andare bene qualsiasi progetto, ma quali sono i criteri di scelta?
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