lunedì
16 Giugno 2025
Rubrica Il Bombolone

Il valore della lettura

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Finalmente qualcosa di sinistra. Si tratta del provvedimento varato dal Governo per la detrazione fiscale sull’acquisto di libri per la scuola e per la lettura. Sì perché è noto che una certa ideologia destroide da sempre disprezza il “culturame”, storicamente metteva mano alla pistola e i libri li bruciava, e recentemente affermava che «con la cultura non si mangia». Allora c’è chi vedrà in questo incentivo statale un “aiutino“ ai fighetti intellettuali che di libri si nutrono mentre il popolo non ha i soldi per la dispensa e le bollette; mentre altri diranno che è come dare «perle ai porci» visto l’analfabetismo di ritorno che attanaglia il Paese, con milioni di italiani che non leggono neanche un libro (o un giornale) all’anno.
Di fatto sarà poco più che simbolica, ma la norma che consentirà di detrarre dalle tasse il 19% degli acquisti in libri (fino a un tetto di 1000 euro per gli scolastici e di altri 1000 per volumi generici) può dare qualche beneficio alle famiglie con uno o più figli che studiano e alle persone che i libri li leggono e magari ne compreranno qualcuno in più anche se non hanno grandi disponibilità finanziarie.
Di sinistra, questa iniziativa, ha l’idealismo della conoscenza e della cultura come valore, che può generare libertà, uguaglianza ed emancipazione sociale. Tanto basta, data l’ignoranza dilagante… e buona lettura.

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