È andata, niente ballottaggio, la ricetta tiene ancora. A via della Lirica ieri di sicuro si è tirato un bel sospiro di sollievo. Perché siamo pronti a scommettere che lì, più che i risultati di Roma o Ancona, si aspettavano quelli di una località appena fuori provincia ma con cui abbiamo un legame a doppio filo: Imola. Lì il sindaco Pd, con cui Ravenna da tempo condivide un asse importante in una robetta come la gigantesca Hera, ha fatto un’alleanza vasta, con liste civiche, forze di centro e sinistra e ce l’ha fatta. Esattamente ciò che ci si immagina per il futuro da queste parti. Certo, è vero che se c’è un posto in Italia dove i grillini non sono crollati ma solo calati è proprio Imola, ma almeno stavolta il ballottaggio se lo scordano. E così si digerisce meglio anche la sconfitta nella piccola Bagnara. Dove il segretario stesso del Pd ravennate ha definito «missione impossibile» quella del candidato sindaco del centrosinistra. Chissà poi perché, mentre il centrodestra è in difficoltà ovunque e il centrosinistra è avanti dappertutto, a Bagnara per vincere il Pd avrebbe bisogno forse di James Bond.
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