Avrebbe compiuto quarant’anni e avrebbe dovuto festeggiarli tra i mille impegni di una campagna elettorale nella veste di candidato sindaco. E invece Enrico Liverani ha perso la vita a 39 anni, a poche settimane dalla sua investitura da parte del Pd, lasciando l’intera città sgomenta. Perché era sicuramente una persona che sapeva farsi amare al di là delle posizioni politiche, perché era così giovane, perché si era appunto appena lanciato nell’impresa di correre per diventare primo cittadino. Una situazione tragica e drammatica, un lutto pubblico a cui, ci pare giusto dirlo, il suo partito ha reagito come forse meglio non si poteva, senza farne un santino e restando lontano da ogni tentazione retorica in campagna elettorale. E poi sì, lo avevamo già detto ma lo ripetiamo, l’idea dell’Amministrazione di creare una biblioteca (peraltro in un luogo speciale come l’ospedale e partecipata dalla collettività) resta forse il modo più bello di onorare la memoria di un uomo colto e amante dei libri. Bravi tutti, non c’è altro da aggiungere.
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