Com’è possibile che si dia seguito a un progetto solo a distanza di trent’anni dalla previsione urbanistica? Ci sembra che questa dovrebbe essere la vera domanda da porsi di fronte all’avvio dei lavori – si fa per dire, visto che tutto è ancora molto aleatorio – per la realizzazione del maxi insediamento logistico a ridosso della Classicana. Perché i 170 ettari di campagna che diventeranno capannoni, edifici e strade sono per la maggior parte destinati a questo scopo dagli anni ottanta con i piani regolatori del Comune che, piacciano o meno, rappresentano la legge in materia urbanistica. Ecco, visto che in Italia i tempi sono questi e quindi succede che quello che si fa oggi è conseguenza di decisioni e indirizzi presi dalla generazione precedente, magari prima di procedere non sarebbe cattiva idea rinfrescare la memoria del cittadino informandolo. Così, giusto per metterlo al corrente prima di vedere la ruspa dietro casa. L’incontro chiarificatore che si terrà giovedì 30 a Porto Fuori, non si poteva fare prima?
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