Così va a monte la cinica applicazione di uno sfratto. Certo la legge va rispettata e messa in atto neile sue procedure esecutive, chi non paga le tasse deve pagare ma cacciare per un pignoramento di Equitalia dalla loro storica abitazione un disoccupato con madre anziana, una disabile e la nonna di 101 anni diventa un caso di giustizia “ingiusta“ e coma tale va raccontata all’opinione pubblica. Il clamore suscitato dai mass media intorno a questa tristissima vicenda di inflessibilità fiscale ha costretto gli esecutori della sentenza se non a una riflessione almeno a una “moratoria“ di qualche settimana sullo sfratto. La storia di questo accanimento – svelata in esclusiva dal nostro giornale poi dilagata via internet a livello nazionale – dimostra come l’informazione di denuncia, soprattuto se a sfondo sociale, possa ancora avere una funzione civile di fare luce su certe storture, paradossi, ottusità dell’ordinamento giuridico, fiscale ed economico del nostro Paese. Nella fattispecie: impotente e prudente con i forti e spietato con i più deboli. Una casa non può essere considerata come qualsiasi altro bene materiale. E infatti oggi, con la nuova legge, Equitalia non avrebbe potuto pignorarla. Si cerchi una soluzione ragionevole e umana per questa storia kafkiana perché anche alla prossima scadenza dello sfratto non mancheranno cronisti e telecamere, anzi può darsi che all’appuntamento ce ne siano ancora più.
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