Attenzione a non pensare che sia la solita frase di rito di uno sportivo dopo un successo. «Dedico questa vittoria a tutta la mia famiglia, ai malati di cancro, alle infermiere che mi hanno tenuto la mano. Si può guarire, io non sono nessuno, sono una persona normale, si può. Si può». Non sono parole normali. Sono quelle di Giacomo Sintini, pallavolista ravennate che ha appena vinto lo scudetto con Trento a un anno dal suo ritorno all’attività agonistica dopo aver sconfitto un tumore al sistema linfatico. Non è necessario aggiungere altro. Questo bombolone vuole essere solo un piccolo omaggio alla sua storia.
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