Abbiamo imparato che per sollevare la Costa Concordia ribaltata dal capitano Francesco Schettino sull’isola del Giglio non c’è nemmeno bisogno di avere il diploma di scuola superiore. Perché le nozioni necessarie sono quelle imparate nei primi due anni: fisica, matematica, scienze. Ce lo ha spiegato un ingegnere ravennate, Giovanni Ceccarelli, tenendo una lezione davanti agli alunni dell’Oriani. Viene alla mente il principio di Archimede e tanti altri teoremi con nomi di tizi che vattelapesca chi erano. Ora salta fuori che studiando fisica si possono mettere insieme 400 milioni di dollari in una botta sola, cioè quanto pagheranno le assicurazioni per il recupero. E all’improvviso quel 6 in pagella prende un altro sapore. Ma forse la prossima nave naufragata verrà recuperata in altro modo e se ne occuperà la studentessa che con coraggio alla fine della lezione si è alzata in mezzo all’aula magna e nel microfono ha detto: «Secondo me dovevate fare in un altro modo». Chapeau.
Condividi