Non si tratta di un menù della prossima Festa dell’Unità, che sul barbecue ha fondato parte del suo successo, ma del metodo di esposizione mediatica a cui, volenti o nolenti (e in alcuni casi pare anche a loro insaputa), sono stati sottoposti da inizio anno a oggi i potenziali candidati a sindaco di Ravenna del Partito Democratico. Sarà il caldo torrido ma la cottura si è spenta e non c’è più “carne al fuoco”. In questo rovente gioco di indiscrezioni qualcuno si è chiamato fuori o è stato bruciato, qualcun altro continua a crogiolarsi. In attesa delle graticole del Pala De Andrè (quelle vere), della grande cottura – che ha prodotto come si suol dire molto fumo e poco arrosto – il catalogo è questo.
Ex Ds: (generazione di mezzo) Filippo Brandolini, Alberto Cassani, Gianluca Dradi, Danilo Manfredi, Massimo Mazzavillani, Carlo Pezzi; (giovani promesse) Giacomo Costantini, Michele De Pascale, Enrico Liverani; (vecchia guardia) Vasco Errani, Giovanni Monti, Elsa Signorino
Ex Popolari: (generazione di mezzo) Matteo Casadio, Matteo Cavicchioli, Livia Molducci, Giorgio Graziani; (giovani promesse) Massimo Cameliani
Outsider: Ermanno Cicognani (avvocato penalista), Fulvio Della Rocca (capo della polizia)
Vi pare che manchi qualcuno?