Svelata con le giornate del Fai diventa accessibile al pubblico una serie di beni artistici e culturali, invisibili o poco conosciuti. L’iniziativa, ormai da anni promossa in primavera dall’associazione di volontari che si occupa della tutela del paesaggio e dell’arte del nostro territorio, rammenta la suggestione di una scena del film premio Oscar di Sorrentino. Quella in cui il protagonista e la sua amica sono accompagnati da un singolare personaggio che possiede le chiavi di palazzi romani dove sono nascoste straordinarie bellezze artistiche. Anche nel caso del Fai, grazie alla collaborazione con istituzioni e privati, si aprono al pubblico le porte di piccole e straordinarie bellezze, altrimenti poco o per nulla godibili, in centinaia di città italiane. Per quanto riguarda Ravenna ci sembra giusto ricordare anche il prezioso lavoro di ricerca ideato, svolto e pubblicato dalla studiosa e critica d’arte, nostra storica collaboratrice, Serena Simoni, che con il suo “Spigolando ad arte“ ha valorizzato e divulgato decine di luoghi e opere artistiche “minori“ o misconosciute sparse sul nostro territorio.
Tutto ciò per continuare a stupirci di quanta bellezza siamo eredi, di quanto debba essere tutelata e valorizzata, e del perché non sia pienamente e sapientemente utilizzata per creare lavoro e ricchezza nel Paese.
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