All’indomani dell’assemblea nazionale del Pd, quella che ha praticamente ufficializzato la candidatura di Matteo Renzi, da queste parti inizia a serpeggiare il panico tra i militanti ottuagenari, risorsa fondamentale del partito. Ci sono alcune parole, alcune definizioni, che a loro non sono del tutto chiare: primarie, manifesto politico dell’alleanza, doppio turno, laura puppato, albo degli elettori. Loro hanno imparato a fare una crocetta sul simbolo di partito (anche adesso che non ci sono più la falce e il martello) o al massimo a votare Romano Prodi. E adesso? Adesso ci penserà il segretario provinciale o chi per lui a spiegare di cosa si tratta nel corso degli incontri nei vari circoli del territorio. Pare ci sia già un discorso pronto: «Signori, tranquilli, non è ancora tempo di votare, vogliamo solo fare un giochino soprattutto per voi, per i nostri compagni più anziani. Si tratta di una sorta di prova di memoria. Tra poco vi diremo di recarvi in un luogo in un determinato giorno, lì vi verrà dato un foglietto su cui ci saranno vari nomi di politici italiani, nomi che voi non siete tenuti a conoscere, per carità. Il gioco è semplice, dovete indovinare qual è il nostro segretario, il segretario del nostro grande partito, e fare una crocetta sopra il suo nome. Mi raccomando, non sbagliatevi, dimostrate a tutti di avere ancora una grande memoria, nonostante la vostra veneranda età…».
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