L’anno scorso, nel giorno della Notte d’oro, nel Bombolone scrivevamo così (riportiamo testualmente).
«Non è vera Notte d’oro a Ravenna se: il sindaco Fabrizio Matteucci non invita i ravennati a “divertirsi con la testa”; Alberto Ancarani del Pdl non si lamenta per la mancanza di bagni pubblici; Alvaro Ancisi non fa un’interrogazione sul costo del concertone in piazza; qualche residente e/o benpensante non si lamenta per il casino e/o l’esagerata vendita di alcol».
Quest’anno, a una settimana dal grande evento, Ancisi già denuncia lo spreco di denaro per il concertone di Cristiano De André e fa addirittura di meglio, dicendo cioè che piuttosto i soldi li avrebbe spesi (oltre che – mettendo al bando la demagogia – per dare da mangiare alle famiglie ravennati che hanno fame) per prevenire il casino, beccando così due piccioni con una fava. Ora restano solo il sindaco e Ancarani, ma contiamo di farcela ancor prima della mezzanotte di sabato.