Sta diventando un gioco più appassionante del previsto, questa storia delle liste. Tu quante donne hai? No, la gara è persa con Sel, trentadue su trentadue. E lavoratori Vinyls, che quest’anno vanno più dei precari? Per ora uno è dato al Pdl, va beh non sarà un operaio, ma a Ravenna vale quasi quanto una lavoratrice dell’Omsa a Faenza, bel colpo ragazzi. E poi quanti architetti, quanti studenti, e quanti giovani. Ma la vera inedita sfida quest’anno sono gli stranieri, comunitari o con doppia cittadinanza. I laburisti che hanno presentato per primi la lista alla stampa hanno avuto gioco facile a dire: ne abbiamo ben due. Ma ecco che sia LpRa che Fli intervengono dicendo: ce l’ho ce l’ho. E addirittura fanno i brillanti dicendo, non l’avevamo detto perché l’appartenenza etnica non è importante. Touché. Certo una donna straniera operaia alla Vinyls varrebbe cento punti da sola, ma al momento pare che la combinazione non sia data.  A questo punto, un album delle figurine per animare la campagna elettorale e appassionare giovani e nostalgici sarebbe un must da non perdere per chiunque…