lunedì
16 Giugno 2025
Rubrica Il Bombolone

L’amianto non aspetterà la giustizia

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Mentre la procura stava preparando gli atti per comunicare ai venticinque indagati la fine delle indagini è arrivato il 33esimo decesso tra le 75 parti offese rendendo necessario riscrivere le carte prolungando i tempi. Il processo per amianto al petrolchimico di Ravenna potrebbe vivere questa dolorosa sofferenza: mentre in aula si cercherà di accertare le responsabilità di ex dirigenti per morti e malattie di 75 lavoratori, fuori dal tribunale quegli ex lavoratori continueranno a morire. Perché il periodo di latenza è lunghissimo per queste malattie, tra venti e quarant’anni. Ora è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio mettendo un punto fermo. Udienza preliminare forse a inizio 2014. La procura di Ravenna ha preso in esame il periodo dal 1957 al 1985: basta poco a capire che con la velocità della giustizia italiana molti dei 38 malati ancora in vita potrebbero non esserci più il giorno della sentenza. L’inchiesta è arrivata con un po’ di ritardo, non è il caso di perdere altro tempo.

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