La Voce di Romagna in questi giorni gli ha dedicato addirittura una pagina. Alla vita su Facebook di Alberto Pagani. Davvero. “Il segretario Pd che dispensa pillole di rock’n’roll”, hanno titolato, e nel testo parlano addirittura di un Pagani professore del rock che riassume la storia della musica «in deliziose pillole notturne». Ignorando però il fatto che in realtà si tratta solo di una sorta di campagna elettorale. Non si spiegherebbe altrimenti la sua passione per Neil Young “ma anche” per Milva, quella per i Motorpsycho “ma anche” per Vasco Rossi o Pino Daniele, quei video dei Rolling Stones “ma anche” un mucchio di robaccia progressive. Insomma, chiaro no? È solo un altro modo per indottrinare gli elettori e fare in modo che non storcano troppo il naso quando il Pd sta con i lavoratori “ma anche” con Marchionne, quando pare voler lottare per i diritti degli omosessuali senza smettere di inchinarsi al Papa, quando parla di testamento biologico ma, semplicemente, anche no, quando fa accordi sulla legge elettorale con Casini e Alfano. In effetti, però, a ben pensarci, forse la selezione musicale del segretario risulta molto più convincente del programma del Pd…
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