Lo avevamo detto per Alfano, lo ripetiamo per la Cancellieri, unendoci a un coro già folto. Se la nostra, in senso di ravennate, ministra Sefi Idem si è dimessa per il pasticcio dell’Imu e dell’Ici della casa a Santerno, la ministra dell’Interno deve dimettersi per quelle intercettazioni, se non è in grado di smentirle, come la Idem non fu in grado di smentire le irregolarità, per quanto piccole, dei pagamenti. Le “ragioni umanitarie” per cui sarebbe intervenuta a garanzia di una detenuta e che pare abbia accampato per giustificare il suo comportamento, ce lo lasci dire, in un paese come questo suonano quasi offensive. Poi, ministra, sempre seguendo l’esempio della sua collega ravennate, tra qualche mese può sempre scriverci un libro per spiegarci le sue buone intenzioni…
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