Domani sera si tiene la fiaccolata a Lido di Classe contro la prostituzione in strada. Qualche nostro lettore ci chiede se i manifestanti siano forniti di “cappucci bianchi”. A dire il vero, però, è difficile accusare qualcuno di razzismo solo perché chiede di non dover assistere a rapporti sessuali nel proprio giardino. Molti di quelli che protestano avranno le loro ragioni per farlo. Altri, probabilmente e strumentalmente, soffiano sul fuoco per il gusto di farlo o nella speranza di qualche tornaconto. Allora, perché non rispolverare l’idea lanciata da alcune trans sulle pagine di Ravenna&Dintorni: spostare per quanto possibile la prostituzione in certe vie di campagna e non abitate della zona? Un po’ di privacy, in fondo, non dovrebbe dispiacere nemmeno ai clienti.