Ecco come funziona: se il presidente di Agenda, l’agenzia pubblica nata per promuovere la riqualificazione della Darsena di città, è anche il presidente di Ravenna Holding, può anche lavorare gratis, come ha fatto in questi anni Elio Gasperoni. Se invece se ne deve nominare uno nuovo (che potrebbe essere l’ex capogruppo del Pd Andrea Maestri, ma il nome non importa) e questa persona non ricopre nessun altro incarico (miracolo) il lavoro diventa (almeno pare) remunerato. Che ci sembra giusto eh, mica si può fare del volontariato. Il problema è che noi, banalmente, credevamo che la remunerazione di un incarico dipendesse dalla mole di lavoro e dall’importanza dell’incarico stesso, non dalla persona che lo svolge, quell’incarico. Fu il Sindaco, ai tempi della nomina di Gasperoni, a rispondere all’opposizione dicendo che Agenda non sarebbe stato «un inutile carrozzone con annesse poltrone da spartire» proprio perché il presidente avrebbe lavorato gratis. Adesso, quindi, diventa un carrozzone? Non sarebbe stato molto più coerente mettere da subito (anche nell’ottica di rilanciare davvero la riqualificazione della Darsena) qualcuno a svolgere l’incarico a tempo pieno e pagarlo il giusto?
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