Per un attimo ci avevamo creduto tutti: il Pdci in sofferenza per il comportamento del Pd è pronto a far valere le proprie ragioni e i propri voti, che tradotto vuol dire, se poi il patto elettorale non viene rispettato noi usciamo dalla maggioranza. Tra sei mesi. In realtà il segretario dei Comunisti italiani Armuzzi era stato più sottile: “Tra sei mesi faremo un nuovo bilancio e valuteremo”. Ma tanto è bastato per far infuriare il Pd: con i bilanci da chiudere cosa vuoi fare questi giochini (del resto si parlava di bazzecole come senzatetto, acqua pubblica, scuole Fism e nomine) e tuona “Serve chiarimento subito. O dentro o fuori”. E allora, finalmente, il Pdci chiarisce: ma cosa avevate capito? Noi non siamo usi a ubbidir tacendo, ma ubbidire sì. Al massimo, tra sei mesi, facciamo un’altra conferenza stampa.
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