domenica
15 Giugno 2025
Rubrica Il Bombolone

Lucido, nonostante le bombe

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Quello che avrebbe avuto motivo di essere il più confuso per il coinvolgimento personale si è invece rivelato il più lucido della compagnia nel guardare le cose dalla giusta distanza. Il 24 maggio, una dozzina di ore dopo le tre molotov lanciate sul portone di casa del presidente della Provincia di Ravenna gli indirizzi email delle redazioni sono stati intasati da un diluvio di dichiarazioni da parte di chiunque (ne abbiamo raccolte 34 sul nostro sito): solidarietà a Claudio Casadio, nessun passo indietro, non ci faremo intimidire, bisogna abbassare i toni, stiamo perdendo i valori della comunità, la politica non è fatta di queste cose, le personalità politiche vanno rispettate. Insomma tutto il repertorio classico dando per scontato che la matrice fosse politica. Solo Casadio – sì, quello che si è beccato le molotov sulla porta – ha voluto essere cauto dimostrando, col senno di poi, una lucidità disarmante: «Non è detto che sia un gesto legato alla mia attività politica». Beh, sapete cosa? Non era un gesto legato alla sua attività politica. Allora o Casadio sapeva tutto – ma questa non è buona nemmeno per quelli che credono al complotto delle scie chimiche – oppure chi fa politica di mestiere dovrebbe mantenere un po’ di freddezza in più in certi momenti che sono già delicati di loro senza bisogno di aggiungere pathos.

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