Ci sono padri di famiglia che sul tetto con l’antenna in mano ci sta passando i weekend perdendo la voce comunicando con il resto della famiglia a forza di gridi inequivocabili: «Si vede??? E adesso? E ora? Adesso meglio?». Le abbiamo orientate in tutti i modi possibili le antenne. E anche i più convinti di essere MacGyver si sono rassegnati a chiamare un antennista che non ha risolto i problemi ma, giustamente, ha voluto i suoi soldi. E ora la Rai ci viene a dire che siamo noi i fessacchiotti che non vediamo i suoi canali del digitale derrestre perché non orientiamo l’antenna? Eh no. Però mamma Rai ci dice anche che il problema lo dovrebbe risolvere l’ente locale installando un ripetitore. Il Comune? Allora qui qualcuno ci piglia in giro. Perché la Rai dice così eppure il sindaco è uno dei 171 che ha firmato la diffida all’azienda pubblica perché risolvesse la questione. Le due cose non stanno insieme, una è il contrario dell’altra ed entrambe le posizioni portano le loro ragioni. Una cosa certa però c’è: il canone lo paghiamo.
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