Ecco, non volevamo dirlo ancor prima che fossero loro a difendersi, carte alla mano. Però, davvero, la polemica del Pdl sulla convenzione per la gestione dell’Almagià fa sorridere, almeno per la parte relativa ai costi e almeno per chi abbia avuto modo di frequentare un minimo il locale e conoscere un minimo chi lo gestisce. Il Pdl vuol far passare l’idea che quasi ci sarebbe la fila, a gestire l’Almagià per 57mila euro all’anno, che è un’ingiustizia e che si avvantaggia una cooperativa amica. Con tutte le cooperative amiche che potevano colpire, preferiscono attaccare ragazzi (e non più), appassionati, che fanno il loro lavoro senza orari, che producono cultura e la promuovono, senza riuscire (e questo lo sappiamo) a tirarci fuori uno stipendio degno di questo nome (come la maggior parte dei lavoratori del settore). D’altronde il coordinatore del Pdl ravennate l’ha anche dichiarato più volte, che taglierebbe i fondi alla cultura, e quindi non stupisce che in questo caso i berlusconiani non sappiano bene di cosa stiano parlando…
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