Allora, senza entrare troppo nel merito della vicenda, uno così, a occhio e croce, magari potrebbe essere anche d’accordo che venti posti in più di parcheggio a porta Gaza non sono poi così essenziali e che 80mila euro forse sarebbe bene spenderli per le mura. Forse. Perché in fondo non è che adesso quell’area sia un gioiellino eh, diciamocelo, e non saranno nemmeno i venti posti in più a rovinarla definitivamente. Un giorno che si vorrà e potrà recuperare, nulla sarà compromesso. Magari ci si può battere per quello, più che contro i parcheggi. Insomma, non ci sembra di essere proprio di fronte a un «massacro a Gaza», come l’ha definito (citiamo testualmente il titolo del comunicato stampa) con un’ironia di dubbio gusto la consigliera del Movimento 5 Stelle Francesca Santarella.
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