È di qualche giorno fa la notizia di una pubblicazione che vuole invitare i promessi sposi a scegliere Ravenna per dire sì. Ed è da sabato che sui siti e i giornali di mezza Europa vediamo le immagini di matrimoni tra coppie gay in Inghilterra dove un governo conservatore, si badi bene, conservatore, ha voluto questa legge. La chiesa Anglicana, par di capire, non fa i salti mortali ma prende atto, trattandosi di una legge dello stato (sì, può funzionare anche così, incredibile, vero?). Ecco. Il nostro auspicio è che tra qualche anno, magari in un nuovo depliant per promuovere le location ravennati, ci si possa rivolgere anche a promessi sposi gay. Sì, perché vorrebbe dire che anche l’Italia ha fatto una cosa civile, né progressista né rivoluzionaria, semplicemente civile. Come insegna del resto la monarchica e conservatrice Inghilterra.
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