A fare le cose come andrebbero fatte nel grande gioco della democrazia si sarebbe pigliato tutto il Piddì. Magari non tutti duecento ma avrebbe lasciato giusto qualche briciola, forse sulla costa da sempre feudo destrorso. Si parla delle nuove circoscrizioni che si chiameranno consigli territoriali e nella proposta di regolamento per istituirli si prevede che gli elettori vadano alle urne solo per esprimere le preferenze in un gruppo di consiglieri già spartito tra forze politiche in base alle ultime amministrative. Per evitare dieci consigli monocolore, dice l’assessore in materia. Per evitare che siano tutti del Pd, traduciamo noi dal comprensibile politichese. Perché si sa, la macchina democratica è capace di portare alle urne chiunque, con un dispiegamento di forze da esodo post bombardamento nucleare. Capiamo perciò l’ispirazione, giusto metterci una pezza per arginare: i consigli diventerebbero un doppione dei circoli del Pd. Allora la domanda è a monte: che elettorato è quello che non va nemmeno a votare? A Faenza ‘sta roba l’hanno già fatta e l’affluenza è stata del 5 percento. Ogni cento persone 95 non ci sono andate. C’è bisogno dei consigli territoriali?
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