Usando il traduttore automatico di Google sarebbe venuto meglio. Parliamo del testo francese del cartello sul lungomare di Marina che informa del divieto di consumo bevande e cibi. Ci abbiamo provato: «Dans cette zone, il est interdit de consommer de la nourriture et des boissons conditionnées dans du verre ou cannettes. Les contrevenants seront facturés une pénalité de 80 € à 500 €». Ok, nemmeno questo è meraviglioso ma già non mette «dance» che è una parola che proprio in francese non esiste. In alcuni passaggi è quasi più fluido. Nulla di grave, sia chiaro. Che all’estero le traduzioni in italiano a volte sono roba da mani nei capelli. Fer si capisce che non è ferro ma alluminio o un generico metalllo. Veniamoci incontro, non è il caso di fare troppo i picky. La domanda però è una: se il francese si becca una multa sarà comunque tenuto a pagarla?
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