Non se ne esce. La soluzione che salva la famosa capra e i famosi cavoli non si trova. Si tratta solo di decidere quale lamentela è meno importante. Un centro città vivo di notte non si sposa con le esigenze dei residenti. E non è questione di età. Perché quando si tratta di dormire, pure se sei giovane prima o poi vuoi dormire. E si capisce. Ravenna è un pendolo che oscilla tra due estremi: da un parte la situazione in cui tutti hanno il muso perché in centro non c’è mai niente da fare, dall’altra la situazione in cui qualcuno dei residenti si lamenta perché discoteca/pub/bar/quellochevipare fa troppo casino. Eppure croce e delizia di vivere in centro forse dovrebbe essere questo: esci dal portone e vai a piedi per bere una birra o ballare in discoteca ma la comodità di abitare nel salotto della città la sconti subendo il rumore. Proviamo a ragionare sui freddi numeri? L’esigenza del riposo di una decina di famiglie di un condominio è più importante della potenzialità di offrire la città viva a 160mila abitanti e tutto il resto di chi potrebbe venire da fuori? Il dibattito, come si vede anche dai commenti sul nostro sito, è aperto…
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