Un paio di anni fa per primi chiedemmo pubblicamente conto della presenza delle slot machine dentro le case del popolo del Pd e fummo accusati dai vertici del partito di sollevare domande pretestuose. Poi, siccome il tempo è galantuomo, il Pd locale ha deliberato che scaduti i contratti in essere nelle case del popolo non saranno rinnovati perché in effetti per un partito che dice di voler combattere il gioco d’azzardo prendere indirettamente dei soldi dal gioco d’azzardo, affittando spazi, è certo legale ma non proprio esempio di fulgida coerenza. Ma evidentemente non è bastato perché il gioco d’azzardo si è intrufolato fin dentro la grande festa dell’Unità. Il segretario provinciale cita “Amici miei” e dice di risparmiare a tutti la «supercazzola delle scusanti». Ma c’è voluto uno dei ragazzi del Gruppo dello Zuccherificio che da anni combattono il fenomeno sul campo per accorgersene. Prima, dal 28 agosto al 13 settembre nessuno ci era passato davanti, nessuno ci aveva fatto caso, soprattutto nessuno aveva avuto l’idea di dare un’occhiata all’elenco degli espositori… prassi che magari in futuro sarebbe da adottare. Perché tolto il gioco d’azzardo, non sia ma che spunti uno stand di lap dance…
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