Peccato. Che altro dire? Peccato, abbiamo perso. Forse hanno deciso che Matera era meglio, forse hanno deciso che Matera ne aveva pià bisogno, forse hanno pensato che qui d’inverno c’è la nebbia, forse non gli sono piaciuti i cappelletti. Chissà. Così è andata. Certo, finisce un percorso lunghissimo fatto di eventi, facce, discorsi, retorica e sentimento autentico, creatività e discussioni. Difficile ricordare negli anni recenti un coinvolgimento così largo (sia a favore che contro) di tutti in un progetto, non sono poi tante, per dire, le occasioni in cui abbiamo visto la sala preconsiliare gremita di gente. Peccato, appunto. Ora tutti dicono: andremo avanti. Il ministro Dario Franceschini ha speso parole in questo senso. Vedremo. Speriamo. Però, però, resta un peccato.
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