Ieri lo scrivevano tutti i giornali locali, quasi stupendosi del fatto che, in effetti, nel 2021 cada proprio il settimo centenario della morte di Dante Alighieri. Solo due anni dopo il fatidico 2019, ci pensate? E allora perché non puntare su Dante per dare corpo alla nostra candidatura a capitale europea della cultura? Già, davvero una trovata originale quella di Antonio Patuelli, rivelata in occasione dell’inaugurazione di Dante09 e che pubblicheremo, comunque volentieri, sul prossimo numero del nostro settimanale cartaceo. Ci spiace dirlo, però, non è merito di Patuelli se Dante è morto nel 1321. E purtroppo non è neanche il primo ad aver fatto due conti ed essersi accorto della coincidenza. Ma allora perché sindaco, consiglieri, papabili candidati sindaci, un po’ tutti insomma, si sono affrettati a ringraziarlo pubblicamente e ad esaltarne l’intuizione, descrivendolo in pratica come una sorta di genio? Sarà mica perché è il presidente della Cassa di Risparmio, secondo alcuni l’uomo più potente di Ravenna? E non è che, in fondo, di quando è morto Dante non freghi invece niente a nessuno?