Un re magio con la testa mozzata e aggiustata con la colla millechiodi è nella soffitta di tutti. E un po’ di paglia da fare un po’ di scenografia si trova facilmente in campagna. Insomma, non sarebbe poi così difficile per la trentina di consiglieri comunali di Ravenna mettere insieme un presepe a loro spese «per difendere cultura e tradizioni cristiane», come suggerito da Alberto Ancarani. Dal forzista ci saremmo aspettati una proposta che volesse mostrare un pizzico in più di partecipazione a questa difesa. Che chiamasse ognuno di loro a metterci davvero qualcosa di proprio. Ad esempio, perché non un presepe vivente impersonato dai consiglieri comunali, eh?
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