Non è la prima volta che succede e non sarà l’ultima. Ma la nostra sensazione è che sia successa anche questa volta. Con la scissione dei gruppi parlamentari del centrodestra, si ha oggi una nuova mappa anche dei gruppi consiliari che verosimilmente rispecchia solo in parte la volontà degli elettori. In altri termini, è difficili credere che in tutta la provincia, per dire, gli alfaniani del Nuovo Centrodestra siano il triplo dei berlusconiani. E invece, dentro il consiglio di Piazza Caduti sarà proprio così: un gruppo da tre del Ncd e un gruppo da uno per Fi. A Brisighella non resterà nemmeno un berlusconiano in consiglio e il rischio è che accada una cosa simile a Cervia. Naturalmente ogni scelta personale degli eletti è legittima, e in generale chi milita nel centrodestra da queste parti merita in quanto tale il rispetto di chi certo non fa politica per evidenti e immediati tornaconti economici. Però viene naturale chiedersi se anche questi riposizionamenti non rischino di allontanare i cittadini dalle istituzioni dove alcuni di loro, nonostante il voto, non si sentono più rappresentati. Solo le prossime europee potranno fugare ogni dubbio…
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