C’eravamo sbagliati, lo spazio sistemato in cima alla darsena non è poi così triste… Ora che i lavori sono quasi terminati, lungo lo spiazzo a bordo canale campeggiano come una galleria all’aperto una serie di grandi poster del Candiano del tempo che fu. Immagini virate seppia dei piroscafi a vapore, dei carri trainati dai buoi, dell’asta del bacino portuale che arrivava fino all’ex chiesa di San Simone, brulicante di marinai e di spalloni…
Chissà se l’ideatore di questo “Com’eravamo“ open air sapeva della tesi di laurea di un giovane forlivese, Filippo Pambianco. Patrocinata dal grande architetto spagnolo Guillermo Vazquez Consuegra è dedicata proprio alla riqualificazione della parte terminale della Darsena. Il progetto è incentrato sullo scavalco della stazione ferroviaria (di cui oggi non si parla più), e sistema proprio lì un futuribile museo dedicato alla marineria ravennate, alla storia del canale Corsini e dello scalo cittadino del Candiano.
Per ora ci dobbiamo accontentare di una certa atmosfera metafisica e vagamente nostalgica per affacciarsi sull’acqua. Ma come si dice dalle nostre parti, “piotost che gnit le mei piotost“.